Il grasso viscerale come fattore di rischio di cancro prostatico
L’obesità definita dall’indice di massa corporea (Bmi) e circonferenza vita sembra associarsi al cancro prostatico, e in particolare, a un tumore di grado elevato al momento della biopsia. Il rapporto complesso che intercorre tra obesità e carcinoma prostatico richiede comunque ulteriori studi e approfondimenti. È questo il messaggio conclusivo di uno studio di coorte, prospettico e multicentrico italiano condotto da Cosimo De Nunzio del dipartimento di Urologia dell’università La Sapienza di Roma e collaboratori. Tra il 2008 e il 2011, in tre cliniche nazionali sono stati arruolati 668 pazienti per essere sottoposti a ecografia prostatica transrettale (Trus). Prima della biopsia, i pazienti sono stati sottoposti a esplorazione rettale e sono stati misurati il Psa, il Bmi e la circonferenza vita. I soggetti sono stati suddivisi in quattro gruppi a seconda del Bmi e della circonferenza vita. Su tutto il campione arruolato, il carcinoma prostatico è stato riscontrato in 246 soggetti (38%), di cui 136 a basso grado (Gleason score </=6) e 110 ad alto grado (Gleason score =/>7). In base ad analisi multivariate di regressione logistica è emerso che il Bmi e la circonferenza vita erano fattori predittivi significativi di diagnosi di tumore alla prostata e anche associati ad alto grado della scala Gleason. Inoltre, anche l’obesità con grasso viscerale (Bmi =/>30 kg/m2 e circonferenza vita =/>102 cm) è risultata associata in modo significativo a una diagnosi di carcinoma prostatico di alto grado.
Urol Oncol, 2011 Sep 16. [Epub ahead of print]